Copenhagen e Malmö: due città e un ponte

Copenhagen è una città piacevole in grado di offrire molti spunti a chiunque. 
Sia che siate in cerca di arte, di natura, di tecnologia, di divertimento, Copenhagen fa per voi!

Cosa vedere
Musei
Una visita d'obbligo è per la NY Gliptotek, museo di livello internazionale che contiene oltre 10.000 pezzi d'arte antica e moderna, dagli egizi agli impressionisti. Spesso ospita mostre temporanee molto interessanti.
Da non perdere il Nationalmuseet, che, oltre a ricostruire la storia della Danimarca e dei danesi, ospita una collezione etnografica di tutto rispetto.
Edifici notevoli
Il castello di Rosenborg, splendido edificio che ospita i gioielli della corona. É situato in centro città.
Amalienborg Palace, altro splendido edificio nei pressi del centro città.
La torre rotonda. Un antico osservatorio astronomico situato nel cuore della città. Notevole la vista del centro cittadino e del mare circostante: dalla sommità si possono ammirare gli impianti eolici al largo della costa e il notevole ponte sull'Oresund.

Altre attrazioni
La sirenetta. Purtroppo attualmente è stata spostata – momentaneamente – per una tournée asiatica, ma presto, si spera, ritornerà. Anche perché è il simbolo di Copenhagen. Non un granché, ma da vedere, altrimenti non si può dire di esserci stati!
Carlsberg tour. Se siete amanti della birra dovete fare un giro nella fabbrica della Carlsberg. Anche perché, in questo modo potete assaggiare qualche birra un po' diversa da quelle che vi propinano nei bar della città (sempre e solo la stessa Carlsberg bionda). Attenzione, l'ingresso è a pagamento anche per i possessori della Copenhagen card (vedi sotto) ma include 2 birre a scelta. L'edificio che ospita questa vecchia fabbrica della birra è un ottimo esempio di archeologia industriale.
Nyvanh. È il porto antico della città. Ora ricco di locali e ristorantini dove mangiare open sandwich ricchi a base di pesce e salsine strane. È uno degli “strusci” più suggestivi della città. Qui attraccano alcune imbarcazioni turistiche che permettono di visitare la città dall'acqua.

 Il Nyvanh. Il porto antico è ora sede di ristoranti, caffè e locali

Se vi fermate più di un paio di notti...
... non perdete l'occasione di prendere il treno, attraversare il magnifico ponte sull'Oresund, e recarvi a Malmoe, una tranquilla cittadina svedese dove pranzare a base di pesce, degustare birre decisamente più originali di quelle danesi, nonché dare un'occhiata alla nuova zona marittima dove è stato eretto il Turning Torso, un edificio avveniristico avvolto su se stesso.

 Malmo. L'avveniristico Turning Torso

Consigli utili
Uno su tutti: appena arrivate acquistate la Copenhagen card. Indispensabile se volete risparmiare qualche euro e se volete visitare le principali attrazioni senza lasciarvi scoraggiare dai prezzi di ingresso.
Esistono due tipologie di card: quella da 24 ore (costa circa 33 euro per gli adulti, 18 per i bambini tra 10 e 15 anni) e quella da 72 ore (64 euro gli adulti, 32 i bambini).
La Copenhagen card vi permette di entrare gratuitamente in numerosi musei e attrazioni, utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici (anche da e per l'aeroporto) nonché di godere di sconti presso gli esercizi commerciali convenzionati.

Attenzione al portafoglio!
Non perché Copenhagen sia una città in preda ai borseggiatori (anche se occorre sempre stare attenti nei luoghi affollati, ma questo vale per qualsiasi città), ma perché è estremamente cara! Una recentissima (settembre 2010) indagine di UBS ha messo in luce che, fatto 100 il livello dei prezzi di New York, a Copenhagen il livello è 103,6 mentre a Roma è solo 83 e a Milano 75,6. Traduzione: più o meno tutto costa il 25-35% rispetto alle nostre città!
Inoltre, la moneta locale è la corona danese e all'inizio si possono incontrare alcune difficoltà per il calcolo dei prezzi (a metà settembre 2010, 100 corone danesi valgono circa 13,4 euro).

3 giorni a Barcellona: guida rapida, fuori dai soliti giri

Barcellona è una delle città europee più in voga negli ultimi anni. Calda d'estate, piacevole in autunno. Ecco alcuni luoghi di interesse, spesso sottovalutati e non visitati. Luoghi che rimarranno un piacevole ricordo e che vi permetteranno di stare alla larga dalle Ramblas e dall'affollato centro città.

Cosa vedere? Come preannunciato, qui suggerirò solo luoghi lontani dal centro. Avendo visitato Barcellona diverse volte, ho notato che gli italiani si concentrano in poche località presso le Ramblas, il Passeig de Gracia e la Sagrada Familia. Ma attenzione: Barcellona offre molto di più! A cominciare da un parco molto famoso all'estero, meno in Italia: il Parco Guell, situato nella zona nord della città (fermata metropolitana Lesseps e, dopo, una passeggiata di 10-15 minuti a piedi). Un parco colorato, misterioso, divertente, assolutamente originale. Un consiglio: acquistate una piccola guida all'ingresso (ce ne sono anche in Italiano) e leggetela seduti mentre girovagate per scoprire le stravaganze dell'architetto Gaudì (che ha progettato il parco) e di Eusebi Guell (che lo ha finanziato) c'è di che rimanerne sbalorditi: geni o matti da legare?

Altro punto di interesse visitato da pochi turisti (sia italiani che stranieri) è il Monastero di Santa Maria di Pedralbes (autobus 22, 64 o 75, oppure treno FGC Reina Elisenda). Un'oasi di pace e tranquillità dove potrete immergervi in una atmosfera d'altri tempi, visitare parte del monastero (le antiche, celle, il pozzo, le cucine, il chiostro) e, se siete fortunati, sentire le prove del coro delle monache che tuttora vivono nel convento.

 Barcellona. Monastero di Santa Maria de Pedralbes

Una terza località meno frequentata di quanto possa sembrare e il Montjuic: collina situata tra la terra e il mare. Non andateci con la funicolare, ma partite da Piazza di Spagna (dove c'è l'arena – ormai inutilizzata – per le corride) e andate a piedi. Ci vuole un po', ma ne vale la pena: apprezzerete lo skyline della città da molte diverse angolazioni, vedrete il Museo di arte catalana, la torre di Calatrava, il porto commerciale e quello turistico, molti giardini.

Dove mangiare? Innanzitutto, dove non mangiare: la Barceloneta. Qui si mangia, dicono, il miglior pesce della città. Il problema è che ci sono molti ristoranti che sono di qualità mediocre e quindi trovare quello buono è come cercare un ago in un pagliaio. Il mio consiglio è di allontanarsi dal centro e andare verso Piazza di Spagna dove si trovano ristoranti con un ottimo rapporto qualità/prezzo che propongono menù a base di tapas, paella e altre specialità spagnole. Uno per tutti Xop d'or in Avinguda del Paral.lel. Andateci verso le 20.00 dal giovedì alla domenica, così appena finito di cenare in due minuti potete andare a vedere lo spettacolo offerto dalla Font Magica nei pressi di Piazza di Spagna. Provate anche i locali tradizionali (veri, attenzione alle trappole per turisti!) che offrono solo tapas (fate un giro nel Carrer de Blai, zona Poble Sec, a 2 fermate di metropolitana da Piazza di Spagna): ho trovato posti dove si mangia e beve alla carta con 10 euro. Provare per credere!

Quando andare? Barcellona è una città mediterranea che si può visitare tutto l'anno. Personalmente, credo che ottobre presenti il clima per noi italiani è ideale: né troppo caldo, né troppo freddo.
Da Milano è possibile prendere voli Alitalia (Linate-Barcellona El Prat) oppure puntare sul low cost (Bergamo-Girona). Nel secondo caso, vale la pena fermarsi una giornata a Girona per visitare la cittadina e avere qualche anticipazione del modernismo di Barcellona. Girona e Barcellona sono collegate comodamente con una linea ferroviaria molto efficiente.
Per chi preferisce arrivare a Barcellona città, consiglio di prendere un autobus urbano che dall'aeroporto vi conduce a piazza di Spagna al costo di un biglietto urbano (1,4 euro). L'alternativa è il più rapido, ma più costoso (5 euro) shuttle che vi porta in Piazza Catalunya. La scelta di quale mezzo utilizzare dipende anche però dal quartiere nel quale avete prenotato l'albergo.

 Girona. I vicoli della città vecchia